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Una foto della presunta "Durlindana" a Rocamadour, Francia. |
venerdì 18 febbraio 2011
Che sia Leggenda o finzione?
martedì 8 febbraio 2011
Recensione sul film "Lettere da Ivo-Jima"

Personaggi:

Saigo: il protagonista, giovane soldato che non crede né nella guerra (inutile e priva di diletto per lui) né nel Giappone, che l'ha spedito lontano da casa e da sua moglie incinta per farlo combattere per un ideale ormai spento. Mai nel film non ucciderà mai un uomo, e forse per questo si salverà, e mai crederà un solo istante in questa guerra.
Tadamichy Kuribaiashy: Generale Giapponese (realmente esistito e realmente comandante nella battaglia di Iwo-Jima) che visse un anno in America e che combattè contro persone che lui ha potuto conoscere e frequentare, non capendo come possa la guerra trasformare uomini in mostri. Generale razionale, che evita lo spreco di uomini in assalti suicidi (i cosiddetti attacchi Banzai), ma consigliato da comandanti incapaci e tradito da qualche generale che ignora i suoi ordini non riesce a resistere e perde la battaglia. Si suicida per il disonore sul campo di battaglia con la pistola che i suoi amici Americani gli avevano regalato.
Di per sé gli amanti dell'azione dove si spara e basta troveranno il film monotono, ma Estwood lo ha girato per far vedere che i Giapponesi non erano quelle "scimmie con gli occhi a mandorla" che la propaganda americana faceva vedere. Ma anzi erano uomini come tutti, che avevano una casa e molti una famiglia, guidati da generali incapaci che li mandavano in attacchi suicidi dove per sconfiggere cento Americani attestati con mitragliatrici, si doveva perdere minimo un migliaio di soldati. Il film ha vinto l'oscar per la colonna sonora e ha nominato Eastwood come miglior regista. A me è piaciuto una cifra ed è diventato uno dei miei film preferiti.
Titolo originale: Letters to Iwo-Jima
Titolo italiano: Lettere da Iwo-Jima
Regia: Clint Eastwood
Durata: 146
Genere: Drammatico, Guerra


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